È stato un momento di affetto autentico e di grande simpatia tra Luciano Ligabue e Loredana Bertè senza applausi e senza riflettori. Lei, con una fascia glitter sui capelli sempre più blu, lui come sempre dark, con ‘chiodo’ di pelle e stivaletti neri, sono stati protagonisti di un attimo indimenticabile sotto gli occhi di Fabrizio Moro che ha affiancato il ‘Liga’ nell’incontro col pubblico per il lancio di un videoclip che promuove l’ingresso di un nuovo genere tra i ‘formati’ a tutti gli effetti considerati cinema, ora anche per legge.
Ma non solo questo. È Festa per il Cinema che sta vivendo da superstar a Roma un’edizione che ha il sapore della ripartenza per tutto lo Spettacolo dal vivo e il fascino di un cast stellare al quale si è aggiunto oggi anche Johnny Depp ma che parla la lingua del cinema internazionale in questo primo week end anche grazie a un attore italiano molto amato come Pierfrancesco Favino.
A lui il compito di aprire il red carpet serale per Promises, diretto da Amanda Sthers , una delle 22 registe in cartellone alla Festa quest’anno, e interpretato anche da Jean Reno che a Roma, però, non è potuto venire anche se ha previsto, per dialogare con la stampa, un collegamento live in streaming.
Con il suo look e la fama di un protagonista dark comunque ‘maledetto’, anche al centro di controverse vicende personali e giudiziarie che ne hanno offuscato l’immagine negli ultimi mesi, Johnny Depp è stato atteso fin dal mattino da un pubblico in realtà non solo di ragazzi: molti avrebbero voluto vederlo forse, più che come ‘voce’ dei Puffins nell’animazione prescolare per i più piccoli, ancora una volta come Jack Sparrow tra i Pirati dei Caraibi.
La Festa, in una delle clip dedicate ai ‘duelli’ che precedono ogni proiezione, lo ricorda come il diabolico barbiere di Sweneey Todd, con la frezza candida tra i capelli neri come la pece: un’invenzione di Tim Burton, vecchia già di quasi quindici anni eppure incisa nella memoria di milioni di spettatori, un pò come le mani di forbice di Edward, altro personaggio che evoca l’arrivo ormai imminente a Roma, proprio di Tim Burton, premio alla carriera insieme a Quentin Tarantino.
Inutile dirlo, i due più amati registi della Hollywood che ama molto, tra l’altro, proprio il cinema italiano, annunciano due incontri ravvicinati memorabili e già esauriti per un pubblico che è scattato di prima mattina appena sono stati messi in vendita i biglietti, acquistandoli al botteghino online in meno di cinque minuti.
Positivo il bilancio dei primi giorni: applausi al film inaugurale, americano, emozione per il ritorno a Roma di Fanny Ardant, e molto pubblico per storie e film da tutto il mondo: oggi dagli Stati Uniti Becoming Cousteau, dalla Cina One Second, dal Messico Mi novia es la revolución, dal Regno Unito Mothering Sunday, dove l’amore s’intreccia con il sesso. Storie di coppia anche nel film francese con la Ardant e se Promises è la storia di un sentimento impossibile che promette di divorare i due innamorati tutta la vita, Mothering Sunday di Eva Husson esplora la fragilità e il potere del sesso, in un amore che può condizionare la vita di ogni artista.
Ma uno dei momenti più attesi della Festa restano gli Incontri. Oggi con Zadie Smith un bellissimo momento tra cinema e pagine scritte, ma anche la rivelazione di una vita culturale, quella di una scrittrice molto amata anche in Italia che a sua volta ama anche il cinema italiano, iniziata da ballerina di tip tap. E con Luca Guadagnino, uno dei cineasti italiani più amati nel mondo da due anni membro dell’Academy che assegna gli Oscar®. Da Io sono l’amore, nominato ai Golden Globe come Miglior film straniero a Chiamami col tuo nome, il racconto del suo cinema ben 1uattro volte candidato agli Oscar® ma anche la sua carriera con i film che hanno segnato la sua stessa esistenza.
La Festa continua: per i più giovani domani è il giorno di Zerocalcare anche autore di disegni di una bellissima Mostra da non perdere all’interno dell’Auditorium. E c’è attesa per le immagini della serie che sta girando per la prima volta Marco Bellocchio, protagonista di un incontro rivelatore di un nuovo progetto nello stile di quello che ha accolto i Manetti Bros. con Diabolik.
È iniziato infine il conto alla rovescia per Tarantino: già in Italia sarà all’Auditorium per il Premio alla carriera martedì sera. E c’è da giurare che tutto il cinema vorrà arrivare ad applaudire, con i suoi fans, la consegna del Premio alla carriera da parte di un altro maestro del cinema italiano decisamente molto amato anche da lui. Chi sarà è facile indovinarlo se diciamo subito che ha a che fare da mezzo secolo con l’horror…