La Festa del Cinema di Roma: si chiude con il cinema italiano: Cosa sarà di Francesco Bruni con Kim Rossi Stuart e Fuori era Primavera, in cui Gabriele Salvatores racconta l’Italia nei giorni del lockdown. Ma anche con Thom Yorke, superstar musicale in un Incontro ravvicinato col pubblico. Si spengono i riflettori su un’edizione coraggiosa e difficile ma in sicurezza e con un pubblico che ha riempito, le sale pur nel distanziamento

Si chiude all’insegna del cinema italiano ma anche della grande musica internazionale per il cinema la 15.ma edizione della Festa di Roma, un’edizione speciale, arrivata al traguardo nonostante le difficoltà per il Covid 19, che le ferree regole dei protocolli hanno comunque arginato consentendo al pubblico di vivere in sicurezza un evento in mascherina costante, messo a dura prova da restrizioni, controlli, distanziamento, tracciabilità in sala ma, nonostante tutto animata da presenze internazionali, incontri ravvicinati anche grazie allo streaming e soprattutto da una qualità delle opere presentate riconosciuta unanimamente dalla critica. Sia la Festa che Alice nella città , con il suo percorso autonomo e parallelo, hanno avvicinato il pubblico al cinema anche grazie al sostegno di BNL, Gruppo BNP Paribas, che si prepara a condividere il risultato del voto che gli spettatori, nelle sale della Festa hanno attribuito al film Premio del pubblico BNL di quest’edizione.

Una Festa che ha avuto il cuore all’Auditorium Parco della Musica ma che ha toccato tanti luoghi della città, dal Policlinico Gemelli a Rebibbia, da Tor Bella Monaca ai musei (il MAXXI e il MACRO) che hanno ospitato incontri e performance dedicate al cinema.

Una Festa che ha riaperto cinque sale in città  riavvicinando il pubblico al piacere del grande schermo. E che ha comunque vissuto in sicurezza anche il red carpet con molti talent italiani e personalità arrivate nonostante le difficoltà (Steve Mc Queen, Trueba,Vintenberg per cominciare) anche da qualche capitale non solo europea ma anche statunitense,  Ma, soprattutto, con molta musica. E che musica, visto che per tutta la durata della Festa a partire dalle 16 e fino a sera Roma ha reso omaggio al talento di Ennio Morricone, con un tappeto sonoro che ha riproposto brani delle sue colonne sonore ma anche alcune canzoni composte dal Maestro scomparso a Luglio.

E proprio la musica è stata grande protagonista di quest’edizione fino a quest’ultima giornata nei film ma anche sul carpet, fino alla foto finale di quest’edizione numero 15 che ha portato a Roma una star inglese come Thom Yorke leader dei Radiohead , protagonista di un Incontro Ravvicinato con le grandi  colonne sonore della storia del cinema.  

Con la musica ovviamente tanto  cinema: 17 regie femminili e una pioggia di opere prime per scelta del Direttore Artistico, Antonio Monda, da Soul, grande anteprima esclusiva Disney Pixar che ha aperto la festa a Cosa sarà di Francesco Bruni, film di chiusura attesissimo firmato dallo sceneggiatore (con Paolo Virzì) di film come di  OvosodoLa prima cosa bellaIl capitale umano (e di una serie popolarissima per vent’anni come Il commissario Montalbano) che  torna per la quarta volta alla regia dopo Scialla! (Stai sereno)Noi 4 e Tutto quello che vuoi.

In Cosa sarà ispirato da una sua personalissima vicenda autobiografica il protagonista  è Kim Rossi Stuart nei panni di Bruno Salvati, regista senza troppo successo che vive anche un momento di crisi familiare ha rapporti non facili con i figli adolescenti ma soprattutto affronta un momento difficile quando la sua vita viene messa a dura prova da una leucemia per la quale ha bisogno di un donatore per un trapianto dal quale dipende la sua sopravvivenza.

Il film è il racconto di un vero e proprio percorso a ostacoli verso la guarigione e il ritorno ad una vita che ha il senso di una rinascita. Quella che tutti ci auguriamo per il mondo e un Paese messo a dura prova da una stagione difficile in cui tutti, come il titolo del film, ci chiediamo Cosa sarà ma tutti stiamo vivendo un profondo cambiamento dei nostri rapporti e della nostra socialità.   Piccola nota di cronaca al film è andato un riconoscimento speciale con ik porino ‘bollino di qualità’ che l’ENIT -Ente Nazionale per il Turismo ha deciso di conferire all’ìnterno dei grandi Festival, a cominciare da Roma, ai film che nel mondo portino un’immagine particolare del nostro territorio, nel caso del film di Bruni, non solo Roma ma anche una fotografia speciale di Livorno, città natale del regista.

La Festa si chiude con Fuori era primavera – Viaggio nell’Italia del lockdown di Gabriele Salvatores che porta sul grande schermo un intimo racconto degli italiani in lockdown: dalle piazze italiane vuote, agli eroi in prima linea nelle corsie degli ospedali, ai balconi in festa, alle riprese domestiche. Una testimonianza collettiva filtrata attraverso la regia e la visione di un grande artista che, con un vero e proprio film documentario, restituisce alla nostra futura memoria una fotografia autentica e completa dell’Italia di oggi.