Tante uscite in sala per un weekend che nonostante le difficoltà spinge ancora sulla sala con un’offerta davvero eterogenea: novità italiane, un film internazionale per gli appassionati di action e fantascienza, documentari e molti titoli ancora inediti dai grandi festival del 2019. Arriva in sala il film che ha chiuso la Mostra di Venezia, Lasciami andare di Stefano Mordini, thriller ambientato in Laguna, con Stefano Accorsi, Valeria Golino, Maya Sansa e Serena Rossi in un cast ricco di attori anche molto popolari.
C’è anche il debutto del il nuovo disaster movie con Gerard Butler: Greenland di Rick Roman Waugh in cui Butler, dopo Geostorm, è di nuovo alle prese la fine del mondo.
Ma cominciamo da Lasciami andare in cui la voce del piccolo Leo – un bambino di appena 5 anni, scomparso da 8 – dà il titolo al film in un appello misteriosamente inquietante. Chiede, appunto, ‘Lasciami andare’ in una Venezia onirica, che parla di inquietudine ricordando climi misteriosi, in stile Sesto senso… “L’invisibile è la distanza tra la realtà e la ricerca” dice Mordini partendo da You Came Back romanzo di Christopher Coake da cui nasce il film, scritto dal regista con Francesca Marciano e Luca Infascelli, e diretto con una confezione sofisticata ben supportata dalla fotografia (di Luigi Martinucci) Stefano Accorsi e Maya Sansa, hanno perso il loro primo figlio, per una caduta nella tromba delle scale mentre cercava il suo orsetto di pelouche del cuore e proprio quelle scale, e quell’orsacchiotto, sono due elementi chiave nelle riprese ma il film parla in realtà di un lutto e dell’elaborazione di un dolore dal quale nasce anche la suggestione di un mistero. Che è meglio non svelare in un thriller dei sentimenti così ben costruito sulle emozioni.
Completamente diversa e nel segno del cinema brillante tutto italiano è Divorzio a Las Vegas, commedia di Umberto Carteni sulla difficoltà di vivere in coppia, con Giampaolo Morelli, Andrea Delogu, Ricky Memphis e Gian Marco Tognazzi. L’hanno definita commedia sulle seconde opportunità, in effetti a diciott’anni Lorenzo ed Elena si erano conosciuti durante una vacanza studio in America e sposati per gioco, prima di perdersi di vista per vent’anni. Oggi Elena è una giovane manager in ascesa e Lorenzo fa il ghost writer per il mondo politico: non si sarebbero più rincontrati se lei non si stesse per sposare ma per farlo deve tornare proprio a Las Vegas, e con Lorenzo, da cui deve divorziare. Immaginiamo facilmente come andrà a finire ma non senza risate e colpi di scena come in uno specchio nel quale molti ritroveranno magari momenti della propria vita sentimentale.
Cinema italiano anche in Paradise di Davide Del Degan storia di un venditore di granite siciliano che assiste a un omicidio di mafia e decide di testimoniare. Finirà in un programma di protezione che lo renderà invisibile, tra le montagne del Friuli, lontano dalla famiglia che non ha voluto seguirlo e dalla figlia che sta per nascere, in un villaggio, isolato dal mondo, in una realtà completamente diversa da quella che fino a quel momento conosceva. La sua scelta coraggiosa, dal forte valore civico e morale, lo costringe a un cambiamento radicale che stravolge per sempre il suo percorso di vita. Con uno sviluppo imprevisto che cambierà il corso della storia e della sua vita.
E veniamo a Butler e al suo nuovo disaster movie, Greenland di Rick Roman Waugh in cui il protagonista tenta di salvare se stesso e la sua famiglia, come dicevamo, dai frammenti impazziti di un asteroide esploso, Clarke, che ha messo a rischio il pianeta seminando morte e distruzione. Certo non è molto distensivo nel clima pandemico che stiamo vivendo ma per chi cerca emozioni forti è perfetto. Sulla scia di una cometa non è altro che la metafora di tutte le sfide che siamo chiamati ad affrontare…
Tra gli altri titoli il macedone Honeyland di Tamara Kotevska e Ljubomir Stefanov sulla vita di un’apicoltrice selvaggia. Arriva anche la curiosa fantascienza Creators, firmata da Piergiuseppe Zaia: kolossal Sci-Fi made in Italy prodotto da Artuniverse, con Gérard Depardieu, Bruce Payne, Marc Fiorini (e tra i doppiatori Giancarlo Giannini, Luca Ward, Maria Pia Di Meo, Mario Cordova). Creators – Otto Dei governano e dirigono l’universo: sono i Creators. Nel film la lotta per la tutela del genere umano spinge a mischiare il concetto del contrasto tra il bene e il male
Racconta la storia di una psicanalista trentacinquenne che lascia Parigi per tornare ad aprire uno studio nella periferia di Tunisi, dov’è nata, la commedia di Manele Labidi Un divano a Tunisi vincitore del Premio del pubblico BNL alle Giornate degli Autori di Venezia 2019. E’ una missione di solidarietà la sua: analizzare i connazionali e rimetterli in sesto dopo la rivoluzione, ma incontrerà diffidenza del luogo. Curiosità: apre il film la voce di Mina che canta ‘La città vuota’.
Infine, esce a più di un anno dalla vittoria a Venezia 2019 del Leone d’Argento per la migliore regia, Sull’infinitezza di Roy Andersson, pochissimo dialogo e un io narrante, che ripete una frase guida: “ho visto un/una uomo/donna che…” Il racconto dichiaratamente ispirato anche a Chagall offre più che cinema in senso tradizionale una galleria di quadri in una suggestione visiva virata in celeste polvere per parlare anche a proposito di coppie di temi come normalità, ironia, fragilità, con un’ attenzione speciale all’estetica, negli schemi della visione personalissima di un regista svedese, che parla e mette in scena con ostinata coerenza sempre le sue idee.