Roma o La Favorita? Tra gli attori ce la farà Rami Malek, il Freddie Mercury di Bohemian Rapsody già incoronato dal Golden Globes? E tra le attrici chi vincerà la 91.ma edizione degli Oscar®? L’outsider Yalitza Aparicio (Roma) o Glenn Close in The Wife oppure tra protagoniste e non il trio superbo di The Favourite Olivia Colman, Emma Stone e Rachel Weisz? E, alla fine, Lady Gaga sarà sul podio, come ai Golden Globes, per A star is born solo con il premio alla migliore canzone?
A Hollywood fervono i preparativi (e come tradizione anche i pronostici) per la 91.ma edizione degli Oscar® in arrivo domenica notte che più di sempre, anche in diretta tv mondiale, potrebbe riservare qualche sorpresa: per esempio lanciare sul podio, per la statuetta al miglior film dell’anno un outsider (Green book?) tra i fortissimi Roma e The Favourite, firmati da due registi stranieri come il messicano Alfonso Cuaròn e il greco Yorgos Lanthynmos (tutto sommato i meno hollywoodiani di queste nomination) e il film più contestato dalla rete, all’annuncio delle candidature, anche se molto amato dal pubblico di tutto il mondo: ovviamente A star is born per il quale sono candidati i protagonisti Bradley Cooper (anche regista esordiente) e Lady Gaga, autrice e interprete in uno splendido duetto con Cooper anche della canzone più favorita di quest’anno.
Niente presentatore ma i Queen sul palco
L’edizione numero 91 della cerimonia più attesa dal cinema di tutto il mondo non avrà brividi per l’Italia che ci ha provato (purtroppo senza successo) con Dogman di Matteo Garrone. Né potrà giudicare alla fine come se la sarà cavata il presentatore, il grande assente di quest’edizione che, come del resto è già accaduto esattamente trenta e ottant’anni fa (ma anche agli Oscar® del 42, ’48, ’69, ’70 e ’71) affiderà il palcoscenico a un piccolo esercito di premiatori ‘doc’. Si fanno i nomi di Daniel Craig, del Capitan America Chris Evans e di Jennifer Lopez, di attrici comiche come Amy Poehler Tina Fey e Maya Rudolph che alla serata arriverà con il compagno, il regista Paul Thomas Anderson.
Tra gli ospiti poi non mancheranno il rapper Awkwafina e udite udite, in onore del successo di Bohemian Rhapsody, candidato a cinque prestigiosi Oscar®, addirittura i mitici Queen che in questi giorni hanno confermato la loro presenza e l’esibizione della band con Brian May e Roger Taylor della formazione originale e del nuovo frontman (il cantante Adam Lambert). Bohemian Rhapsody, incassi record anche in Italia, è, del resto, un caso mondiale con un incasso internazionale di oltre 840 milioni di dollari e due Golden Globe (Miglior Film Drammatico e Miglior Attore) già vinti aspettando gli Oscar®.
Tra le nomination più importanti
Sono comunque otto i film nominati nella categoria più importante, ovviamente quella del miglior film: rigorosamente in ordine alfabetico Black Panther, BlackkKlansman, Bohemian Rhapsody, La favorita, Green book, Roma, A Star is Born e Vice.
Tra gli altri candidati in corsa, Christian Bale per Vice, Bradley Cooper per A Star is Born, Willem Dafoe per Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità, Rami Malek, che interpreta Freddie Mercury in Bohemian Rapsody, e Viggo Mortensen per Green book sono i cinque migliori candidati per l’attore protagonista.
Fra le attrici protagoniste sono state nominate Yaliztia Aparicio per Roma, Glenn Close per The Wife, Olivia Colman per La favorita, Lady Gaga per A Star is Born e Melissa McCarthy per Can You Ever Forgive Me.
Tra i non protagonisti da segnalare Mahershala Ali per Green book e Sam Rockwell per Vice e, ancora, tra le interpretazioni femminili, Amy Adams (Vice), Marina de Tavira in Roma, Regina King in Se la strada potesse parlare ma soprattutto Rachel Weisz ed Emma Stone entrambe per La favorita.
Infine, rimandando per le altre categorie alla lista completa delle candidature che segue in allegato segnaliamo i registi che si contenderanno l’Oscar®: Spike Lee per BlackkKlansman, Pawel Pawlikowski per Cold War, Yorgos Lanthimos per La favorita, Alfonso Cuarón per Roma e Adam McKay per Vice.
Una vigilia di polemiche
Si è concluso, a pochi giorni dalla cerimonia, il braccio di ferro tra L’Academy of Motion Picture Arts che di fronte alla mobilitazione di alcuni tra i nomi più importanti di Hollywood si è arresa e ha accettato di mandare in diretta la premiazione di tutte e 24 le categorie degli Oscar®, una polemica serrata sul fronte dell’organizzazione che aveva annunciato a sorpresa di voler trasmettere solo in un secondo momento, la premiazione di 4 categorie determinanti per il set (fotografia, montaggio, cortometraggio dal vivo, acconciature e trucco), sostituendone la ‘salita’ sul palco con blocchi di spot pubblicitari, per ridurre la durata della serata e tenere alti gli ascolti. Un proposito scongiurato dalla mobilitazione dell’American Society of Cinematographers, gli autori di Hollywood, firmata tra gli altri da Martin Scorsese, Spike Lee, Quentin Tarantino e Alfonso Cuarón e Christopher Nolan, Guillermo del Toro, George Clooney, Brad Pitt che hanno protestato definendo la decisione dell’Academy “un insulto all’arte cinematografica”.
Altra polemica rovente (che ha portato alla fine a cancellare in assoluto il presentatore) quella chiusa dalla decisione di Kevin Hart, inizialmente scelto dall’Academy per presentare la cerimonia, di ritirarsi arriva dopo il rumore suscitato dalle dichiarazioni omofobe (che aveva fatto in passato). Un episodio che si riferisce agli anni tra il 2009 e il 2011 ma che evidentemente all’epoca del MeToo sono riemerse violentemente costringendo l’attore comico a spiegare in prima persona come ha fatto su Twitter: “Mi ritiro dalla presentazione degli Academy Awards perché non voglio essere una distrazione in una serata dedicata al meglio del cinema mondiale. Mi scuso sinceramente con la comunità Lgbt per le parole insensibili che fanno parte del mio passato“.
È un piccolo ‘caso’ quello che riguarda infine Josè Antonio Guerrero, che in Roma interpreta Fermín. Nel momento in cui è rovente la questione del muro che Trump vuole costruire per separare il Messico dagli Stati Uniti non è forse un caso che gli sia stato finora negato ben tre volte il visto di ingresso in America. Tra le polemiche che hanno agitato la vigilia dopo le nomination, quelle del web contro le candidature di A star is born e Black Panther: non è piaciuta la scelta dell’Academy di nominare la cantante tra le migliori attrici.
E infine pronostici e curiosità…
Come sempre bookmakers al lavoro da giorni sulle scommesse e i pronostici ma potrebbe ancora sorprenderli qualche piccolo colpo di scena. Per esempio premi ad una supercandidata mai fino ad ora insignita della statuetta come Glenn Close e, magari, a dispetto di un superfavorito come Rami Malek un Oscar® a Christian Bale o perché no a Viggo Mortensen tra gli attori (anche se per Green book potrebbe andare piuttosto al non protagonista).
Per gli amanti delle statistiche sono tre tra i cinque attori non protagonisti i candidati per la prima volta: Richard E. Grant con Copia originale (Can You Ever Forgive Me?) di Marielle Heller (ha interpretato tra gli altri Pret-a-porter di Robert Altman e Jackie), Adam Driver per il film di Spike Lee Blackkklansman e Sam Elliot, in A star is born, il fratello maggiore di Bradley Cooper.
Infine, un po’ di Italia c’è comunque nelle scelte dei film in quest’edizione grazie a Sara Pichelli, giovane disegnatrice di fumetti marchigiana di Porto Sant’Elpidio, che è nel team dei disegnatori di “Spider-man into the Spider-verse”, nella cinquina del miglior film d’animazione. Brava Sara, complimenti comunque per aver collaborato alla scelta tecnica di un disegno in tridimensionalità che forse è la ragione di un particolare successo del film tra le candidature eccellenti della migliore animazione mondiale 2019.
Tutte le nomination
Miglior Film
– Black Panther
– BlacKkKlansman
– Bohemian Rhapsody
-The Favourite
– Green Book
– Roma
– A Star Is Born
– Vice
Migliore Regia
– BlacKkKlansman di Spike Lee
– Cold War di Paweł Pawlikowski
– The Favourite di Yorgos Lanthimos
– Roma di Alfonso Cuarón
– Vice di Adam McKay
Attore protagonista
– Christian Bale Vice
– Bradley Cooper A Star Is Born
– Willem Dafoe Van Gogh Sulla soglia dell’eternità
– Rami Malek Bohemian Rhapsody
– Viggo Mortensen Green Book
Attore non protagonista
– Mahershala Ali Green Book
– Adam Driver BlacKkKlansman
– Sam Elliott A Star Is Born
– Richard E. Grant Can You Ever Forgive Me?
– Sam Rockwell Vice
Attrice protagonista
– Yalitza Aparicio Roma
– Glenn Close The Wife
– Olivia Colman The Favourite
– Lady Gaga A Star Is Born
– Melissa McCarthy Can You Ever Forgive Me?
Attrice non protagonista
– Amy Adams Vice
– Marina de Tavira Roma
– Regina King Se la strada potesse parlare
– Emma Stone The Favourite
– Rachel Weisz The Favourite
Miglior Film Straniero
– Capernaum (Libano)
– Cold War (Polonia)
– Opera senza autore (Germania)
– Roma (Messico)
– Un affare di famiglia (Giappone)
Adattamento
– The Ballad of Buster Scruggs Joel & Ethan Coen
– BlacKkKlansman Charlie Wachtel, David Rabinowitz, Kevin Willmott e Spike Lee
– Can You Ever Forgive Me? Nicole Holofcener e Jeff Whitty
– Se la strada potesse parlare Barry Jenkins
– A Star Is Born Eric Roth, Bradley Cooper, Will Fetters
Sceneggiatura originale
– The Favourite Deborah Davis e Tony McNamara
– First Reformed Paul Schrader
– Green Book Nick Vallelonga, Brian Currie, Peter Farrelly
– Roma Alfonso Cuarón
– Vice Adam McKay
Miglior lungometraggio animato
– Incredibles 2 Brad Bird, John Walker e Nicole Paradis Grindle
– Isle of Dogs Wes Anderson, Scott Rudin, Steven Rales e Jeremy Dawson
– Mirai Mamoru Hosoda e Yuichiro Saito
– Ralph spacca Internet Rich Moore, Phil Johnston e Clark Spencer
– Spider-Man: Into the Spider-Verse di Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman, Phil Lord e Christopher Miller
Fotografia
– Cold War Łukasz Żal
– The Favourite Robbie Ryan
– Opera senza nome Caleb Deschanel
– Roma Alfonso Cuarón
– A Star Is Born Matthew Libatique
Costumi
– The Ballad of Buster Scruggs Mary Zophres
– Black Panther Ruth Carter
– The Favourite Sandy Powell
– Mary Poppins Returns Sandy Powell
– Mary Queen of Scots Alexandra Byrne
Miglior Documentario
– Free Solo Elizabeth Chai Vasarhelyi, Jimmy Chin, Evan Hayes e Shannon Dill
– Hale County This Morning, This Evening di RaMell Ross, Joslyn Barnes e Su Kim
– Minding the Gap Bing Liu e Diane Quon
– Of Fathers and Sons Talal Derki, Ansgar Frerich, Eva Kemme e Tobias N. Siebert
– RBG Betsy West e Julie Cohen
Miglior Cortometraggio documentario
– Black Sheep di Ed Perkins e Jonathan Chinn
– End Game di Rob Epstein e Jeffrey Friedman
– Lifeboat di Skye Fitzgerald e Bryn Mooser
– A Night at The Garden di Marshall Curry
– Period. End of Sentence di Rayka Zehtabchi e Melissa Berton
Miglior Montaggio
– BlacKkKlansman Barry Alexander Brown
– Bohemian Rhapsody John Ottman
– The Favourite Yorgos Mavropsaridis
– Green Book Patrick J. Don Vito
– Vice Hank Corwin
Makeup e hairstyling
Border Göran Lundström e Pamela Goldammer
Mary Queen of Scots Jenny Shircore, Marc Pilcher e Jessica Brooks
Vice Greg Cannom, Kate Biscoe e Patricia DeHaney
Colonna sonora originale
Black Panther Ludwig Goransson
BlacKkKlansman Terence Blanchard
Se la strada potesse parlare Nicholas Britell
Isle of Dogs Alexandre Desplat
Mary Poppins Returns Marc Shaiman
Canzone originale
“All The Stars” Black Panther, musica di Mark Spears, Kendrick Lamar Duckworth e Anthony Tiffith; testo di Kendrick Lamar Duckworth, Anthony Tiffith e Solana Rowe
“I’ll Fight” da RBG, testo e musica di Diane Warren
“The Place Where Lost Things Go” Mary Poppins Returns, musica di Marc Shaiman; testo di Scott Wittman e Marc Shaiman
“Shallow” A Star Is Born, musica e testo di Lady Gaga, Mark Ronson, Anthony Rossomando e Andrew Wyatt
“When A Cowboy Trades His Spurs For Wings” The Ballad of Buster Scruggs, testo e musica di David Rawlings e Gillian Welch
Scenografia
Black Panther, Production Design: Hannah Beachler; Set Decoration: Jay Hart
The Favourite, Production Design: Fiona Crombie; Set Decoration: Alice Felton
First Man, Production Design: Nathan Crowley; Set Decoration: Kathy Lucas
Mary Poppins Returns, Production Design: John Myhre; Set Decoration: Gordon Sim
Roma, Production Design: Eugenio Caballero; Set Decoration: Bárbara Enríquez
Miglior Cortometraggio animato
Animal Behaviour Alison Snowden e David Fine
Bao Domee Shi e Becky Neiman-Cobb
Late Afternoon Louise Bagnall e Nuria González Blanco
One Small Step Andrew Chesworth e Bobby Pontillas
Weekends Trevor Jimenez
Miglior Cortometraggio Live Action
Detainment Vincent Lambe e Darren Mahon
Fauve Jeremy Comte e Maria Gracia Turgeon
Marguerite Marianne Farley e Marie-Hélène Panisset
Mother Rodrigo Sorogoyen e María del Puy Alvarado
Skin Guy Nattiv e Jaime Ray Newman
Miglior Montaggio sonoro
Black Panther Benjamin A. Burtt e Steve Boeddeker
Bohemian Rhapsody John Warhurst e Nina Hartstone
First Man Ai-Ling Lee e Mildred Iatrou Morgan
A Quiet Place Ethan Van der Ryn e Erik Aadahl
Roma Sergio Díaz e Skip Lievsay
Miglior Missaggio Sonoro
Black Panther Steve Boeddeker, Brandon Proctor e Peter Devlin
Bohemian Rhapsody Paul Massey, Tim Cavagin e John Casali
First Man Jon Taylor, Frank A. Montaño, Ai-Ling Lee e Mary H. Ellis
Roma Skip Lievsay, Craig Henighan e José Antonio García
A Star Is Born Tom Ozanich, Dean Zupancic, Jason Ruder e Steve Morrow
Migliori Effetti visivi
Avengers: Infinity War Dan DeLeeuw, Kelly Port, Russell Earl e Dan Sudick
Christopher Robin Christopher Lawrence, Michael Eames, Theo Jones e Chris Corbould
First Man Paul Lambert, Ian Hunter, Tristan Myles e J.D. Schwalm
Ready Player One Roger Guyett, Grady Cofer, Matthew E. Butler e David Shirk
Solo: A Star Wars Story Rob Bredow, Patrick Tubach, Neal Scanlan e Dominic Tuohy